Per decenni l’energia elettrica è arrivata nelle case degli Italiani grazie a una grande azienda di Stato, l’Enel, che si è occupata di centrali, reti, trasformatori, contatori e bollette. Ha creato e costruito la rete e gestito il servizio elettrico accompagnando la crescita dell’Italia. Un monopolio naturale, regolato dallo Stato, finito nel 1999 con le liberalizzazioni (Dlgs 79/99, più noto come Decreto Bersani).
[Ieri] Un mercato con molti soggetti
La liberalizzazione ha separato le funzioni di produzione, trasmissione, distribuzione e vendita dell’energia. La produzione avviene principalmente in grandi centrali termoelettriche, ma anche eoliche e fotovoltaiche, alle quali si aggiunge la cosiddetta “generazione distribuita”, piccoli impianti eolici e fotovoltaici. L’energia prodotta dalle grandi centrali viene trasmessa attraverso le reti ad alta tensione (affidate a Terna SpA) e distribuita in reti a media e bassa tensione (gestite in gran parte da ENEL, ma anche da aziende locali)… (continua a leggere il post su “Il Piccolo”).
Fabio Morea è un ingegnere. Lavora in AREA Science Park, dove si occupa di efficienza energetica a servizio di imprese, consumatori e pubblica amministrazione.
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