Qualche tempo fa leggendo “L’amaca” di Michele Serra, pubblicata lo scorso 13 luglio, mi sono ripromesso di scrivere qualcosa sul valore economico della conservazione ambientale. L’articolo prendeva spunto dal varo della nuova legge sui Parchi e dalla posizione del ministro dell’Ambiente Galletti secondo cui i Parchi sono “risorsa economica da sviluppare”. Si chiedeva Serra: “(…) possibile che il valore di tutto ciò che esiste (beni pubblici, beni artistici, cultura, paesaggi) sia misurabile solo in termini di sfruttamento economico, insomma che non esista valore al di fuori di quello che si misura in quattrini?”
Anticipo già che la risposta è sì: esistono valori misurabili oltre quelli economici, dai quali comunque non si può prescindere. Lo spunto tuttavia è molto interessante perché consente di fare il punto sul valore della conservazione e su come si possano conciliare protezione ambientale, scarsità di risorse economiche, efficienza nella gestione dei beni naturali, equità nella distribuzione delle risorse ecc…(continua a leggere il post su “Il Piccolo”).
Saul Ciriaco è un naturalista, si occupa di monitoraggio, divulgazione e gestione ambientale per l’Area Marina Protetta di Miramare (TS).
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